es-Novembre 2022
17/11/2022
La storia dell'ignoranza si ripete ciclicamente.
I primi cristiani furono perseguitati perché le istituzioni (Impero Romano) temevano un effetto destabilizzante dal fatto che chi si dichiarasse "il figlio di Dio" sostenesse che siamo tutti uguali e fratelli e che l'amore è la suprema spiritualità.
Giordano Bruno fu bruciato sul rogo dai Cristiani per la sua enorme intelligenza e le sue intuizioni della verità.
Giovanna D'Arco lo stesso perché "le voci e le visioni" non potevano essre frutto di una spiccata sensibilità verso l'Ignoto , ma solo diaboliche menzogne di una strega...
Albert Einsten fu insultato dai suoi insegnanti a scuola che sottolinearono la sua inferiorità rispetto agli atri compagni.
Potrei continuare per pagine ma il succo è uno solo: l'ignoranza della massa contro l'intelligenza che è solo individuale.
L'intelligenza non è qualcosa di misurabile con stupidi test o la quantità di informazioni con cui una persona si riempe inutilmente la mente come un computer.
Io credo che una persona si possa dire intelligente per quanto riesce ad essere se stessa nel modo più naturale, attingendo con l'intuito ad un sapere immenso universale che è disponibile per noi esseri umani nella misura in cui affiniamo la nostra consapevolezza.
La consapevolezza esiste solo in assenza del pensiero compulsivo e delle emozioni che determina. Anche oggi giorno in cui la cultura ufficiale prevede che ogni "bravo schiavo" sia aderente alla cultura imperante, chiunque provi ad esprimere se stesso , la sua profondità, il suo interessere con il Tutto e l'Esistenza e quindi la nascita di una nuova consapevolezza, non viene capito: perché nessuno pensa individualmente, con la sua mente libera, i suoi sensi, il suo cuore ; apponiamo etichette come ci hanno insegnato in modo meccanico in base alle credenze assimilate... cosa c'è di umano in questo? Dove è finita la consapevolezza? Dove è finita la compassione in ogni atto quando viene dal nostro cuore?
Tutti si ergono a giudici degli altri pensando di essere superiori, in una scala infinita che diventa una orrenda giostra colma di orribili sofferenze, per noi e tutti.Userò un esempio basato sulla mia esperienza.
Io sto cercando di compiere questo viaggio a piccoli passi verso la mia comprensione attraverso pratiche di meditazione, di connessione con altre persone che stanno facendo lo stesso viaggio, tramite la condivisione delle proprie emozioni e difficoltà.
Ho avuto una ispirazione da alcuni maestri che hanno fatto questo percorso ed ho cercato di comprendere portando a me stesso quella qualità di consapevolezza.
Alcuni di questi maestri sono Osho, Tich Nath Han, Eckhart Tolle, Ramana Maharshi, Mooji.
Ho conosciuto anche tante persone che hanno seguito e conosciuto personalmente questi Maestri ed ognuno di loro è per me importante.
Ho conosciuto anche persone che non seguivano alcun maestro e nessuna disciplina e tantomeno le religioni ufficiali ed una in particolare rappresenta per me il vero faro, il vero maestro a cui attingere per la mia crescita spirituale, in un bellissimo cammino comune che continuerà per sempre.
Non parlo di religioni o sette o cose del genere. Questi uomini sono come dei catalizzatori: la forza delle loro parole se pur solo parole riesce a farci fare qualche piccolo passo verso la consapevolezza e verso un progresso spirituale.
La loro energia , vibrante se vivi ed a noi vicini ma anche dopo lasciato il corpo riesce a smuovere i nostri cuori e le nostre emozioni facendo un altro passo... e mattoncino dopo mattoncino costruiamo la nostra e altrui salvezza verso la fine della sofferenza ed una nuova vita, un nuovo mondo che parte da noi stessi.
Non pretendo che nessuno capisca , approvi o ancora peggio segua i miei consigli ma mi aspetto almeno il rispetto verso ogni essere umano come io rispetto ogni essere vivente facente parte di questa meravigliosa esistenza.
Io sono voi e voi siete me, Noi siamo Uno.
07/11/2022
Molti chiedono di poter cambiare.
Vorrebbero essere qualcun altro.
Nessuno può fare questo eccetto Dio in persona, ma lui stesso vi ha creato così e quindi che diritto avete per chiedergli di cambiarvi? Evidentemente è proprio così che dovevate essere e così siete.
Non è quindi il cosa il problema ma il come.
Potete cambiare in ogni momento con una vostra scelta la qualità della vostra consapevolezza.
Non sto dicendo che dovete fare posizioni strane di Yoga o Tai Chi per anni o meditare sull'Imalaya, o fare un pellegrinaggio in India o a Lourdes o alla Mecca... se lo volete fare fatelo, ma non è questo il punto.
Il punto è che ogni vostro pensiero, parola e azione sgorghi dalla vostra mente conscia, ed in parte dalla vostra consapevolezza e non dall'inconscio.
Diverrete più lenti, molto più lenti, meno performanti, meno affascinanti ma molto più vicini ad essere voi stessi!
Se continuate a fare scegliere l'inconscio non sarete mai voi stessi, ma sarete quel milione di cose che vi hanno infilato nella mente da quando siete nati ( ed anche prima ): un robot automatico che re-agisce in base a schemi prefissati, basati sul passato, questo è l'inconscio.
L'inconscio è velocissimo e performantissimo: grande quantità e poca qualità.
La vostra consapevolezza è lenta e presente: poca quantità ma grande qualità.
Ecco qui il segreto di cui parlano migliaia di libri sintetizzato in poche righe.
Buon lavoro.
Voi come iniziate se volete iniziare?
06/11/2022
Nessuno può dire di conoscere i meccanismi dell'universo che sono alla base della creazione della realtà che viviamo, ma qualcosa è percepibile se vediamo e sentiamo cosa si cela tra le righe di quello che crediamo siano i fatti.
Spesso tendiamo a giudicare tali fatti con etichette come buono o cattivo, giusto o sbagliato, vero o falso, reale o irreale, bello o brutto, funzionale o disfunzionale, divertente o triste, forte o debole e tanti altri. Questi giudizi si fondano su quello che i fatti vanno a toccare dentro di noi, profondamente.
Posso dire però con un minimo di certezza che molto spesso il risultato di qualsiasi fatto che accada per nostra o altrui volontà, non siamo in grado di vederlo e comprenderlo al momento ma solo dopo aver raggiunto il grado di consapevolezza richiesto per ottenere una lucida visione, al di la della realtà, del tempo, di tutto.
Non so spiegare il perché ne il come ma solo il cosa.
In quei brevi istanti la nostra coscienza si espande e la "verità" ci appare limpida come l'acqua di una sorgente: non c'è niente da capire, ragionare, sentire , è li con noi e possiamo quasi "toccarla" come se fosse solida davanti a noi.
Quando allunghiamo la nostra mano per toccarla e "farla nostra" con un atto che ci è famigliare (quello di possedere) tutto sparisce e ritorna la penombra del dubbio.
Giuro che non ho preso un colpo in testa e neppure ho bevuto o preso droghe.
A volte questi momenti di luce sono spontanei ed a volte sono creati da quel fantastico esercizio di non-mente chiamato meditazione. Può essere statico o in movimento, come meglio vi piace ed è proprio questo il trucco, perché non è la tecnica che crea l'effetto ma il contrario.
All'inizio la meditazione è qualcosa che si fa, mentre dopo si trasforma in qualcosa che si è.
E voi avete mai sentito questa sensazione o provato questa esperienza?
Come avete fatto ed in quale occasione?