Febbraio 2024

21.02.2024

05/02/2024

Perché il massaggio fa bene alle emozioni?

Perché il nostro corpo le vive tutte, le sentiamo dentro e sono in effetti dentro fino a quando non ci permettiamo di rilasciarle completamente.

Ecco perché quando vivi un periodo no anche il tuo corpo te lo dice con rigidità, contrazioni e acciacchi vari.

Persino il viso lo dice forte e chiaro.

Non è solo una questione di espressioni tristi piuttosto che arrabbiate, ma di risposte emotive che si fissano sul volto a livello fisico. 

Non ti racconto tutto questo ponendomi come esperto di emozioni e corpo, ma come persona che lo vive e lo vede.

Vivo il rilascio del carico e vedo lo stare meglio, vedo ritornare il sorriso.

Ecco perché un massaggio diventa alleato nell'affrontare un momento difficile o nell' elaborare una situazione, a supporto di un percorso personale che fai con altri professionisti.

Tutto serve e nulla è trascurabile.

Se vuoi saperne di più scrivimi e ti parlo dei miei trattamenti olistici.

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12/02/2024

Catena di montaggio? No Grazie

In questi giorni mi è capitato di leggere in un gruppo dedicato ai massaggiatori in Italia un post dove un collega chiedeva quanti massaggio facessero al giorno.

La risposta di alcuni di loro mi (e ci, perché non sono l'unico) ha lasciato piuttosto perplesso: da 8 a 10 massaggi al giorno…

Alla domanda su come riuscisse a farne così tanti (9 o 10) in una giornata la persona ha specificato che erano sessioni di 40 o massimo 50 minuti e si prendeva circa 10 o 15 minuti di "riposo" tra una persona e l'altra. 

 Una vera e propria "catena di montaggio" dei massaggi.

Non voglio sembrare "giudicante" in questo contesto ma io credo che questo metodo sia veramente da scartare.

Un massaggio, una sessione energetica o un qualsiasi lavoro che si fa con i clienti richiede attenzione totale e soprattutto presenza, ascolto, passione e amore nel dare il massimo per rendere piacevole ed efficace quel momento scelto dal ricevente.

Non credo che 10 o 15 minuti tra uno e l'altro siano sufficienti a riprendersi, sia fisicamente che soprattutto energeticamente.

Personalmente io mi prendo almeno 1 ora prima di ogni sessione per "prepararmi", per essere al mio massimo sia fisicamente che soprattutto energeticamente e minimo mezz'ora dopo.

Quello che trasmetto tramite il lavoro con le mani o con altri mezzi deve essere assolutamente libero da ogni mia tensione, preoccupazione e pensiero ed arrivare puro, da energia a energia.

L'intento deve essere chiaro e sempre presente in ogni momento e quindi spesso diventa un flusso energetico dinamico nei due sensi che crea una vera e propria "danza delle mani sul corpo".

Non è una questione di tecnica, non soltanto, ma un mix fra esperienza e capacità di mettere se stessi totalmente in quello che si sta facendo qui e ora: sono qui per essere un tramite fra te e la tua autoguarigione, sono un mezzo per accogliere il tuo benessere, sono perfettamente presente alle tue richieste sia rivelate che no.

Questo significa che per avere questi standard non posso e non riesco a dare più di 3 o massimo 4 sessioni al giorno.

Forse sarà anti-economico ma è il miglior modo per essere in pace con me stesso ed agire in conformità al mio vero e più puro intento, la mia missione di vita.

Credo che sia il modo migliore per fare ed essere in questo lavoro, che è più una missione verso il benessere ma senza la ricerca spasmodica di un qualsiasi risultato, perché arriverà da solo.

Sono qui per te se vorrai provare a cercare il tuo benessere.


21/02/2024

QUANDO IL DOLORE TI RICORDA CHE PUOI STARE BENE

il dolore è un messaggio e se lo ascolti la musica cambia 

Già lo sai probabilmente, ma te ne parlo dalle esperienze del mio lavoro. 

Molte persone vengono a fare un massaggio da me perché hanno dolori, doloretti e tensioni, ma poi cosa succede?

Succede che tornano e tornano ancora ma non più per quel dolore che li ha portati da me, ma perché scoprono la bellezza del prendersi cura: 

⁃ del rilassarsi 

⁃ del sentirsi accolti 

 ⁃ di avere quel benedetto spazio personale dove spegni il telefono e molli i pesi del mondo

Quel momento in cui finalmente tocca a te.

E io non sono da meno perché vado anche io da colleghe e colleghi a prendere quello spazio sacro che mi merito. 

Tu lo fai?