Energia vitale e campo pranico individuale

25.05.2023

 Esistono tanti nomi in diverse tradizioni di ogni parte del mondo che esprimono le modalità e gli strumenti dedicati alla guarigione e all'auto guarigione.

Solo per citarne alcuni: il prana dello yoga, il chi del taoismo e nella medicina tradizionale cinese denominato anche ki in giapponese anche con l'ideogramma reiki, l'energia orgonica di Willelm Reich, la materia subtilissima di Newton, l'archeus di Paracelso, l'energia del risveglio della kundalini della tradizione indù e tante altre.

Si tratta solo di nomi ma ciò che conta è che si parla di "energia vitale", un'energia che può essere incanalata ed usata a scopo terapeutico tramite la bio-pranopratica o altri metodi.

Senza entrare nello specifico di come quest'energia faccia parte integrante di tutto quello che ci circonda e di come ci influenza, mi soffermo sul fatto che il nostro equilibrio psico fisico è molto legato ad essa: il nostro equilibrio è legato in modo imprescindibile al nostro "campo energetico o pranico".

La malattia ha cause endogene o esogene, ma sempre è legata all'armonia tra il nostro campo pranico e la fisiologia della nostra struttura, così come la psiche ha un legame profondo con la struttura e le emozioni.

Questo non significa che il modo migliore per guarire da qualsiasi squilibrio che crea un problema fisiologico sia un trattamento di tipo energetico, ma credo che non si possa pensare solo ad un tipo di medicina: la medicina che "tratta" i sintomi attraverso la somministrazione di farmaci, senza tener conto delle cause a monte che hanno scatenato il disequilibrio.

Il metodo migliore potrebbe essere un metodo integrato fra medicina tradizionale ed energetica, dove le due modalità diventano una squadra vincente per ripristinare l'omeostasi del nostro sistema.

Questo può essere applicato quando il disequilibrio ha già creato la malattia, anche se il metodo migliore rimane sempre la prevenzione.

Per prevenire l'insorgenza di qualsiasi problema possiamo occuparci sempre dell'equilibrio curando tre aspetti:

- mente

- chimica (sia fisiologica che emozionale)

- la struttura e quindi il corpo

Per quanto riguarda la mente possiamo lavorare sulla nostra consapevolezza cercando di dirottare i pensieri compulsivi automatici verso qualcosa che noi scegliamo, qualcosa che ci aiuti ad arrivare a buone abitudini e buoni pensieri, eliminando il più possibile ciò che ci crea pesantezza e ci porta verso basse vibrazioni, cercando invece di dare spazio ad alte vibrazioni e leggerezza.

Per quanto riguarda la chimica, intesa anche come energie che assorbiamo dall'esterno, è necessario lavorare su due fronti: la respirazione e l'alimentazione.

Inutile dire che una buona e sana alimentazione non può fare altro che aiutarci a stare bene, ma anche il modo in cui "assorbiamo" il prana (l'energia vitale) attraverso la respirazione non è da meno. La respirazione può essere migliorata con esercizi mirati come, per esempio, lo yoga, il pranayama, il chi kung, il tai chi chuan, solo per citarne alcuni.

In questa interessante illustrazione attribuita al famoso filosofo, mistico, scrittore e tanto altro Georges Ivanovič Gurdjieff di origine greco-armena (1877-1949) possiamo vedere quanto siano importanti anche le EMOZIONI nel trovare un'armonia, anche quando preserviamo la salute tramite la prevenzione.

Sono proprio le emozioni a dare la spinta energetica alla carrozza del nostro sistema anche se alla guida c'è la mente.

Spesso però questa guida viene meno, nel momento in cui le emozioni prendono il sopravvento e la nostra psiche non è abbastanza forte per poter controllare la situazione: la mente non è stata sufficientemente addestrata per farlo, i cavalli cominciano a correre a briglia sciolta e non li riusciamo a fermare.

Nella nostra vita di sicuro è capitato di vedere emozioni "venir fuori" in modo irruento e senza controllo e che cosa succede?

Quasi sempre il risultato non porta alcun vantaggio, anzi.

Le emozioni hanno l'effetto di problemi irrisolti, come quelli del nostro passato (ed anche della vita dei nostri avi), problemi che rimangono sepolti dentro il nostro corpo e la nostra mente.

Essi non aspettano altro che un messaggio esterno per ri-attivarsi creando nel nostro sistema un corto circuito, in cui viviamo una situazione del passato che non esiste più, come se l'avessimo davanti.

Si tratta di un vero e proprio teatro in cui veniamo teletrasportati.

Succede perché non abbiamo risolto alcuni conflitti interiori con persone o situazioni e quindi si ripresentano, in modo che possiamo capirle e risolverle.

Questo è, anche se non conosciamo questo meccanismo e finiamo per arrabbiarci con chi abbiamo di fronte, come se fosse lui a scatenare questo teatro infinito.

Questi sono alcuni degli effetti delle emozioni, ma manca ancora una parte: la struttura: il nostro corpo fisico.

E quando parliamo del corpo ci viene subito in mente il consiglio che tutti ci danno: fare esercizio fisico costante.

Ottimo consiglio anche se non è l'unico. Un altro modo di prendersi cura sia della struttura fisica che di quella energetica è, infatti, il massaggio.

Alcune tecniche di questa meravigliosa disciplina sono utili a sentirsi più vivi, energetici e rilassati con benefici effetti sulla parte fisiologica.

Esempi concreti?

Il massaggio favorisce molti processi come l'aumento dell'attività circolatoria nei tessuti, il rafforzamento del sistema immunitario, la diminuzione della pressione arteriosa, il miglioramento della flessibilità dei tessuti, delle fascia e della muscolatura, eliminando le tossine, nonché la produzione di sostanze come la serotonina e l'ossitocina, che ci rendono più calmi e rilassati.

La verità è che la nostra "macchina meravigliosa" ha bisogno di essere stimolata da una armonica routine dove si coltiva l'esercizio fisico, il riposo, la meditazione, il massaggio, ma soprattutto la consapevolezza corporea, come una presenza capace di analizzare quello che sta succedendo in modo sistematico e costante.

La consapevolezza corporea riduce considerevolmente quelli che noi chiamiamo incidenti per distrazione, come prendere una storta camminando o fare uno sforzo e provocare traumi al nostro corpo, se non peggio come gravi ferite o danni arrecati anche ad altri.

Questo ci può dare un assaggio di come sia importante avere una costante presenza di se e di quello che abbiamo intorno, non solo per vivere meglio, più leggeri e con gioia ed in salute ma anche più in armonia con la natura e tutto ciò che rappresenta.